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La storia di una terra e di un popolo

Crocevia di popoli e civiltà differenti che per secoli hanno dominato il Mediterraneo, il territorio di Alghero racconta oggi molteplici storie che muovono i primi passi nel Neolitico e ripercorrono le tappe evolutive della Sardegna Antica. I percorsi archeologici alle porte della città permettono la visita guidata delle necropoli ipogeiche di Santu Pedru e Anghelu Ruju (primo Neolitico - 3500 a.C.), testimonianze indelebili di come già millenni prima che nascesse il borgo, il territorio circostante fosse popolato di genti in grado di lavorare la ceramica e gli utensili in pietra, scavare tombe articolate in stanze nella roccia. Lo splendido scenario del Parco Naturale di Porto Conte è un' autentico museo a cielo aperto in grado di accompagnare il visitatore in un ipotetico viaggio nel tempo, dall' età nuragica (età del bronzo, 1700 a.C) sino ai tempi della dominazione romana, attraverso il periodo punico e cartaginese. Lungo la strada che da Alghero porta alla Baia di Porto Conte, chiamata dagli antichi romani Baia delle Ninfe, possiamo ammirare una straordinaria ricchezza di testimonianze, tra cui gli insediamenti nuragici del villaggio Palmavera e S' Imbenia, i resti di una villa romana, il ponte romano di Fertilia. I recenti ritrovamenti di oggetti in bronzo e ceramica di età fenicia e greca, fanno immaginare nell'area una grande intensità di scambi commerciali degli abitanti locali con i popoli del Mediterraneo.

 

 

Il bronzetto siriano (XI- X sec a.C.) del nuraghe Flumenelongu, le miniere di Calabona, il cui piombo venne usato per forgiare la famosa lupa capitolina, il pozzo sacro nuragico della Purissima, riutilizzato come santuario romano della mitica città di Carbia, sono testimonianze ulteriori e suggestive di un passato non ancora completamente definito. Se oggi il territorio di Alghero ha da raccontare molteplici vicende legate al susseguirsi di popoli e civiltà differenti - dai pre-nuragici ai nuragici, dai Fenici ai Bizantini, dai Pisani ai Genovesi - il suo borgo antico, cuore pulsante della città, ha un' unica affascinante storia. Tutto inizia nel 1353 quando, nella battaglia di Porto Conte, la flotta catalano-aragonese sconfigge quella genovese e sottrae la città alla potente famiglia Doria, fondatrice della città, che aveva esercitato per tre secoli un dominio incontrastato su di essa. La conquista del territorio viene completata un anno dopo dal re di Aragona, che risolve drasticamente le conflittualità interne scacciando gli abitanti locali per ripopolare interamente la città con genti catalane. Nel 1354 inizia ufficialmente una storia tutta catalana, lunga circa quattro secoli. I nuovi signori rinforzano le fortificazioni genovesi costruendo un'imponente cinta muraria, alzano nuove e possenti torri: nasce una vera Città Fortezza. Ancora oggi l' anima Catalana rivive nelle stradine di acciotolato del borgo antico, nei bastioni e nelle torri che raccontano la storia di una delle più importanti fortezze marinare del Mediterraneo, nella sobrietà ed eleganza delle forme gotico-catalane delle chiese e delle abitazioni, nello stemma stesso della città. Segno indelebile di tale identità è la parlata tipica, viva nell'uso comune e nella cultura; il catalano è usato per scrivere poesie e canzoni, pubblicare riviste. Il legame con la Catalogna viene alimentato attraverso le numerose iniziative finalizzate a rinsaldare i legami e favorire scambi culturali tra la piccola Barcellona e la sua città madre. Appena fuori dalle antiche mura della città il Lungomare Dante e il Lungomare Valencia esaltano i colori e i giochi cromatici delle ville liberty, simbolo di una grande trasformazione urbana collocabile nel passaggio al secolo '900.

 
 
 
   
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